CASE PROTETTE

Il Cerchio delle Relazioni gestisce diverse strutture protette per donne e minori vittime di violenza

COMUNITÀ CASA MIMOSA



La comunità CASA MIMOSA accoglie donne, con o senza bimbi, vittime di maltrattamento e abuso o che vivono condizioni di disagio e vulnerabilità sociale. 
La ricettività della struttura è di 4 nuclei madre—bambino con un massimo totale di 11 persone compresi i bambini 0-3 anni.
Questo progetto definisce la comunità come luogo di protezione, osservazione e supporto alla funzione genitoriale, soprattutto per quelle situazioni che sono poco chiare ma che presentano un’alta problematicità che ricade sulla salute psico-fisica dei bambini. Il lavoro della comunità si sofferma sulla presa in carico del “trauma” che va ascoltato e a cui va dato significato; sull’osservazione e il supporto delle capacità genitoriali; sull’osservazione e “diagnosi” del disagio dell’adulto e del bambino.

OBIETTIVI DEL SERVIZIO
La comunità con il supporto degli educatori e di psicologi si pone l’obiettivo di:

  • 
aiutare la donna a rielaborare la propria storia personale e la propria sofferenza perché possa ripensare ad un’alternativa di vita;
  • valorizzare il ruolo genitoriale della donna affinché possa prendersi cura del proprio bambino in maniera “sufficientemente buona” garantendogli una crescita armonica e serena;
  • aiutare il bambino a esprimere le proprie emozioni e a sviluppare le condizioni per continuare nel modo più sereno possibile la propria crescita;
  • offrire alla coppia madre-bambino la possibilità di ricostruire e sperimentare la relazione affettiva;
  • supportare il reinserimento sociale e lavorativo


La comunità per donne e bambini vittime di violenza è il fulcro attorno al quale ruota un progetto organico e flessibile che ha come oggetto le mamme e i loro figli ma che lavora anche con la famiglia d’origine rispetto alla quale spesso è utile rileggere le relazioni e rafforzare i legami.
Un intervento ampio che comprende, oltre alla comunità mamma-bambino, anche la possibilità di un intervento presso il Centro Antiviolenza Mascherona con l’attivazione di gruppi di automutuo aiuto e un alloggio di autonomia (APPARTAMENTO ARTEMISIA) per quelle situazioni che non necessitano di un intervento educativo elevato o per chi, giunto alla fine del percorso in comunità, è in grado di mettere alla prova la propria autonomia.
In questi casi il nostro lavoro punta a favorire nelle donne l’assunzione di responsabilità, l’autodeterminazione e la capacità di autogestione nella quotidianità, conciliando la gestione della casa con il lavoro, la cura dei figli ed eventuali altri impegni, a favorire la fuoriuscita da situazioni di solitudine e isolamento, a rafforzare la rete sociale e familiare.

CASA ARTEMISIA



L’appartamento è gestito in collaborazione con  Il cerchio delle Relazioni che si occupa del coordinamento e della funzione educativa, svolta da una operatrice presente in struttura periodici ore settimanali.

L’ APPARTAMENTO
L’appartamento ARTEMISIA può ospitare fino a tre donne con o senza figli. Si tratta di un appartamento autogestito dalle ospiti che potranno contare sul sostegno delle operatrici per ciò che riguarda tutti gli aspetti del singolo progetto

CHI ACCOGLIAMO
L’appartamento è destinato a donne che, in seguito a situazioni di violenza intra ed extra familiare: hanno terminato il loro percorso in una casa rifugio; non sono più in una situazione di pericolo ma hanno bisogno di un passaggio intermedio in una struttura di seconda accoglienza per raggiungere una piena autonomia.

COSA OFFRIAMO
In questo luogo è possibile elaborare un percorso di separazione fisica ed emotiva dal maltrattante: garantendo alla donna e ai suoi figli un sostegno che coinvolge interventi diversi ma ugualmente importanti rispetto ad un percorso di autonomizzazione (aspetti legali, lavorativi, abitativi, genitoriali, relazionali); riconoscendo le potenzialità e le risorse necessarie per poter pensare e successivamente costruire una propria capacità di scelta libera; recuperando l’autostima e la fiducia di sé così fortemente lese dal maltrattante; attivando le risorse esterne per ricreare una rete sociale che molto spesso si interrompe con la rottura degli equilibri familiari.

COME ACCOGLIAMO
Per eventuali richieste di ingresso è possibile prendere contatto telefonando al numero di reperibilità 392.7215451
oppure attraverso Il Cerchio delle Relazioni 010.541224.

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